Dal punto di vista terapeutico è necessario integrare la produzione di Melatonina, ogniqualvolta nell’organismo si rileva un’alterazione importante del ritmo sonno veglia.
Senza dubbio i soggetti costretti a viaggiare molto, subendo frequenti cambiamenti di fuso orario, sono quelli che più di chiunque altro vengono colpiti dalla sindrome da fuso orario (jet leg), che oltre a notevoli difficoltà di addormentamento provoca inappetenza, problemi di digestione e irascibilità.
Definizione
La Melatonina è un ormone che viene prodotto da una piccola ghiandola con la forma simile ad una pigna situata nell’encefalo, che si chiama epifisi.
Trattandosi di una ghiandola riccamente vascolarizzata, le sostanze che produce vengono immesse rapidamente in circolo e sono quindi in grado di raggiungere con facilità le regioni celebrali e tutto il resto dell’organismo.
La funzione principale della Melatonina è di regolare il ritmo sonno-veglia. L’epifisi, infatti, è considerata l’orologio biologico dell’organismo umano, la cui produzione di Melatonina è influenzata dalla luce.
Essa quindi consente l’adattamento dell’uomo all’ambiente che lo circonda, compresi il mutamento climatico e la variazione della luce.
Indicazioni terapeutiche
Come facilmente intuibile le indicazioni terapeutiche relative al consumo della Melatonina sono tutte quelle situazioni in cui nel soggetto si presentano disturbi del sonno e di insonnia propriamente detta.
La sua funzione ipnotica e sedativa è in grado di indurre il sonno in soggetti che, solitamente, presentano notevoli difficoltà ad addormentarsi.
Parlare di insonnia in senso generico tuttavia è riduttivo. Occorre chiarire che cosa è esattamente l’insonnia e quali sono le cause che la determinano.
L’insonnia infatti raramente è una patologia da considerare autonomamente, trattandosi sempre di un sintomo legato a malattie di natura fisica o psichica, di veri e propri squilibri di adattamento ambientale o di situazioni transitorie a cui il soggetto non riesce ad adeguarsi.
Si parla di insonnia non solo quando non si riesce a chiudere occhio durante la notte, ma in ogni situazione in cui il sonno si presenta insufficiente e discontinuo. Quindi anche frequenti risvegli notturni che interrompono il riposo e ne diminuiscono durata e intensità sono riconducibili all’insonnia.
Anche i soggetti anziani in cui fisiologicamente la quantità e qualità del sonno diminuisce, a causa di alterazioni del sistema nervoso, cardiocircolatorio, ormonale, dovrebbero integrare la loro dieta con preparati a base di Melatonina.
Dosaggio
Naturalmente i dosaggi di Melatonina da somministrare variano da individuo a individuo, anche perché il medico curante deve tener conto di eventuali patologie di cui il paziente è affetto e con cui la terapia può contrastare.
Indicativamente però si può affermare che la posologia prevede la somministrazione per via orale da 0,3 a 5 mg per ogni ora di sonno nei casi di insonnia conclamata, solitamente qualche ora prima di coricarsi. Per disturbi del sonno minori la dose varia così come il momento di assunzione.
In generale vengono consigliati preparazioni a base di Melatonina a lento rilascio, per garantire la copertura dell’intera notte.
Patologie che causano insonnia
Sono in grado di influire negativamente sulla qualità e quantità del sonno le seguenti patologie:
– morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer, disturbi di natura neurologica;
– indisposizioni digestive, reflusso gastroesofageo, sindrome del colon irritabile, problematiche del fegato e della bile;
– malattie psichiatriche, ansia e depressione;
– sindrome delle gambe senza riposo;
– diabete;
– affezioni del tratto urinario;
– disfunzioni respiratorie (asma, bronchite, polmonite, tosse, influenza …);
– sintomatologie dolorose acute a carico dei denti, delle ossa, della testa, nevralgie.
Principi attivi combinati
Difficilmente si trovano in commercio preparati a base di sola Melatonina. La tendenza è infatti di combinare questa sostanza ad altre che ne potenziano l’efficacia.
Le preparazioni più innovative abbinano ad esempio alla Melatonina lo zinco e il selenio, in grado di svolgere, oltre alla tipica funzione regolatrice del sonno, anche una potente azione antinvecchiamento, per la loro capacità di contrastare la formazione dei radicali liberi.
Altre sono integrate con valeriana, griffonia, passiflora, discorea, vitamina B6 e isoflavoni.
Assumere Melatonina abbinandola ad una vita sana e ad un’alimentazione ricca e variata, rappresenta comunque il miglior rimedio per un riposo ristoratore.